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CI SI DEVE ASPETTARE UN “INVERNO BUIO”, UN “DARK WINTER”?

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La notizia è di pochi giorni fa. Un “whistleblower” ha avvertito e che ci si deve aspettare un “inverno buio”, un “DARK WINTER”. Il dottor Rick Bright, direttore spodestato di un’importante agenzia federale per i vaccini, ha fatto questo brutto avvertimento, mentre testimoniava alla US-Camera sulla risposta del governo all’epidemia di COVID-19. 

VIDEO del suo intervento. https://www.nbc29.com/video/2020/05/14/coronavirus-whistleblower-warns-dark-winter-ahead/ 

 DARK WINTER, parole certamente non scelte a caso, ricorda una operazione del 2001.

Un déjà vu del Coronavirus? Nel 2001, appena tre mesi prima dell’attacco terroristico dell’11 settembre, vari think tank e altre organizzazioni hanno ospitato un gioco di guerra ad alto livello che esaminavano un attacco di guerra biologica (BW) contro gli Stati Uniti.

L’esercitazione chiamata Operazione ‘Dark Winter’ (ODW) ha simulato un’epidemia di vaiolo creata deliberatamente (peste bubbonica, altamente contagiosa e mortale) , che da  Oklahoma City  si è diffusa in 25 stati e in altri 15 paesi.

L’attacco simulato ha realisticamente coinciso con l’aumento delle tensioni simulate nello Stretto di Taiwan e con lo sviluppo di una grave crisi nel sud-ovest asiatico. La simulazione rispecchia in modo inquietante l’attuale pandemia di Wuhan Coronavirus (COVID-19) e la sua risposta, ma fanno preoccupare anche le parole di Brights. Chi e perché vuole richiamare questo scenario? 

 ‘DARK WINTER’

Operazione DARK WINTER (Inverno Oscuro): Quando gli Stati Uniti hanno perso l’esercizio di bioterrorismo sul campo di battaglia biologico contro il vaiolo

Nel 2001 gli Stati Uniti hanno condotto una simulazione di attacco bioterroristico di alto livello per accertare come i vertici aziendali avrebbero risposto a tale attacco, oltre ad esaminare le sfide di sicurezza nazionale, intergovernative e informative di un attacco biologico sul suolo americano. L’esercizio, denominato in codice Operazione Dark Winter, ha evidenziato le carenze del sistema americano nel combattere l’attacco segreto del vaiolo. Ora, c’è un’enorme differenza tra il coronavirus e il vaiolo, ma il ritorno della pandemia COVID-19 è sorprendentemente simile alla simulazione. Dal potenziale collasso sociale all’impotenza del sistema americano nel far fronte all’epidemia di vaiolo, Dark Winter ha evidenziato il tipo di crisi che c’era da aspettarsi.

Estratto di un articolo del 2001

.. il Congresso ha ascoltato i risultati di un esercizio di simulazione battezzato “Dark winter”, Inverno scuro, cui hanno partecipato per due giorni, nella base dell’ Air Force di Andrews, generali e uomini politici, come l’ exministro della Difesa John Hamre, il governatore dell’ Oklahoma Frank Keating e l’ exsenatore Sam Nunn. Lo scenario di “Dark winter” comincia con lo scoppio nell’ Oklahoma di un’ epidemia di vaiolo che provoca subito venti morti. Al sesto giorno i morti sono già 200, i malati più di 2mila. Dilaga il caos.

Le dosi di vaccino in possesso delle autorità sanitarie, in tutto 12 milioni, sono insufficienti rispetto alla domanda. Migliaia di persone fuggono dall’ Oklahoma per rifugiarsi nel vicino Texas, il cui governatore dà ordine alla guardia nazionale di bloccare le frontiere. Ci sono le prime sparatorie. Al dodicesimo giorno, i morti salgono a mille. Dopo due mesi e un milione di morti, la Casa Bianca decreta la legge marziale.

«Può sembrare un racconto di fantascienza ma non lo è», commenta il repubblicano Benjamin Giilman: «Quello che è accaduto negli ultimi anni a Oklahoma City e a New York ci ricorda che il dibattito sul bioterrorismo non riguarda più il “se” ma il “quando”». Di fronte a questi pericoli apocalittici non è chiaro perché la Casa Bianca voglia imporre uno stop ai negoziati internazionali. L’ ambasciatore Mahley nega che Washington abbia ceduto di fronte alle pressioni delle industrie farmaceutiche. Spiega invece che, secondo gli esperti americani, il protocollo di Ginevra non è in grado di bloccare la produzione di armi batteriologiche nei paesipirata, mentre costringerebbe gli Stati Uniti a svelare l’ esistenza di antidoti e meccanismi di “bioprotezione”.

Intanto, il ministro della Difesa Donald Rumsfeld continua a lavorare alla modernizzazione delle forze armate. Da un lato vuole ridurre – anche contro il desiderio di ammiragli e generali – il numero complessivo di soldati, di portaerei, di basi all’ estero (ma non di quelle in Asia, in modo da poter contrastare l’ espansionismo di Pechino); dall’ altro intende concentrare gli sforzi sulla difesa antimissile, i satelliti, la guerra informatica e naturalmente sul terrorismo in tutte le sue forme.  FONTE

https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/07/26/armi-batteriologiche-il-nuovo-no-di-bush.html


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