Presentiamo un documento rivelatore del 1998 di Jay Michaelson: “Geoingegneria: un progetto Manhattan per il cambiamento climatico” pubblicato nello Stanford Environmental Law Journal, vol. 17, No. 73, 1998.
Michaelson sostiene in questo scritto corposo di 53 pagine la necessità urgente di avviare immediatamente progetti di geoingegneria. Per salvarci da noi stessi, propone un progetto tanto vasto e segreto quanto lo era il progetto Manhattan, noto per aver sviluppato la prima bomba atomica.
UN ANNO PRIMA
Il giorno in cui Edward Teller illustrò l’operazione “Manhattan 2”
Corriere Scienza. Uno sconcertante progetto del celebre scienziato Edward Teller per affrontare i problemi dell’effetto serra
ERICE L’ingegneria planetaria, cioè la possibilità, da parte dell’uomo, di modificare a proprio vantaggio i grandi sistemi geologici e geofisici della Terra, è una delle chimere della fantascienza. Al Seminario sulle “Emergenze Planetarie”, che si è svolto presso il Centro Ettore Majorana di Erice, questa chimera è diventata un progetto scientifico: “I cambiamenti climatici, provocati dall’uomo o da cause naturali, possono essere scongiurati da meccanismi artificiali di regolazione della radiazione solare”. Quali? C’è l’imbarazzo della scelta: prodotti chimici, metalli e cristalli, da immettere in stratosfera o in orbita terrestre, sotto forma di minute particelle. A sottoscrivere queste singolari affermazioni è Edward Teller, uno scienziato di indiscussa genialità, anche se si è spesso attirato severe critiche per la sua adesione a programmi di ricerca scientifica e tecnologica finalizzati alla produzione di nuove armi.
Membro del Manhattan Project che portò alla realizzazione della prima bomba atomica durante la Seconda guerra mondiale, padre della bomba H sperimentata negli anni ’50, … fra i maggiori supporter dello scudo stellare, Teller doveva intervenire personalmente al seminario di Erice, come fa puntualmente da diversi anni, per presentare il suo grandioso progetto di ingegneria planetaria dal titolo esplicito: “Effetto serra e glaciazioni. Prospettive per un meccanismo di regolazione dei cambiamenti globali su basi fisiche”. Gli acciacchi della sua tarda eta’ … glielo hanno impedito: al suo posto ha parlato il suo allievo Lowell Wood*, che è il secondo firmatario del progetto. Secondo Teller e Wood i tempi sono maturi per sperimentare una serie di “scatterers”, ossia di dispositivi per la diffusione della radiazione solare, che possono essere impiegati per modulare, a piacimento, le temperature medie globali…. vedi qui https://www.nogeoingegneria.com/tecnologie/spazio/edward-teller-dallo-scudo-stellare-allo-scudo-inquinamento-allo-scudo-solare/
Secondo l’autore, questo articolo presenta la prima analisi giuridica, politica e scientifica della geoingegneria.
Geoingegneria: un progetto Manhattan per il cambiamento climatico (1998) di Jay Michealson
ABSTRACT
Traduzione NoGeoingegneria
Questo articolo sostiene che la mancanza di successo nella politica sui cambiamenti climatici deriva dal focus esclusivo dei responsabili delle politiche su varie forme di regolamentazione preventiva.
Poiché la regolamentazione sui cambiamenti climatici richiede una straordinaria quantità di volontà e coordinamento, e poiché incertezza, costo, equità e altri fattori minacciano l’effettiva attuazione di un regime normativo, un approccio solamente regolamentare è pericolosamente miope.
A causa di questi problemi strutturali, è giunto il momento di espandere i nostri orizzonti politici per includere la geoingegneria, la manipolazione diretta del sistema di feedback climatico della Terra, come una seria alternativa alla regolamentazione inefficace e controversa.
Una volta derisa come fantascienza, la geoingegneria ha recentemente iniziato a meritare un serio dibattito nella letteratura accademica, scientifica ed econometrica, ed alcune tecnologie di geoingegneria sembrano essere fattibili.
Questo articolo presenta la prima analisi giuridica, politica e scientifica della geoingegneria.
Da un punto di vista politico, la geoingegneria, anche se forse illogica, dovrebbe essere molto attraente sia per i “Veri Credenti” che per i più ardenti scettici.
Per lo scettico, la geoingegneria offre un’alternativa relativamente indolore ed economica all’attuale regolamentazione costosa e impopolare.
Per il Vero credente dell’effetto serra, la geoingegneria offre sia speranza che disperazione: speranza per una soluzione ai cambiamenti climatici, disperazione per la rinuncia alla prevenzione come soluzione.
Per qualsiasi ambientalista riflessivo, la geoingegneria è tristemente illogica trattando i sintomi e non le cause, consentendo così al rapace consumismo Occidentale di progredire senza controllo. In effetti, questo è ciò che la rende popolare tra gli scettici.
La tecnologia è incerta e potrebbero esserci gravi effetti secondari.
Ma poiché una politica di geoingegneria evita le insidie di una tradizionale strategia di cambiamento climatico basata sui regolamenti, il vero credente dovrebbe essere ancora convinto.
“Piani Marshall”, progettati per ridurre le emissioni di gas serra (GHG), tendono a fallire prima di iniziare. Solo la geoingegneria può compensare la già esistente interferenza antropogenica con i sistemi della Terra.
Nel mondo post-Kyoto, abbiamo bisogno di più che di promesse di tagli alle emissioni e permessi negoziabili. Abbiamo bisogno di un progetto Manhattan per il cambiamento climatico.
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Geoengineering: A Climate Change Manhattan Project
Stanford Environmental Law Journal, Vol. 17, No. 73, 1998
53 Pages Posted: 17 Sep 2012
Jay Michaelson
Hebrew University of Jerusalem; Brown University – Department of Psychiatry and Human Behavior
Date Written: January 16, 1998
VEDI ANCHE
Il progetto Manhattan per la realizzazione della bomba atomica venne avviato dal Presidente F.D.Roosevelt, nel 1942. Il nome in codice del progetto americano era “Manhattan Engineer District”, MED. L’operazione si svolse nella massima segretezza, la maggior parte dei capi militari americani furono tenuti all’oscuro.(Qui un elenco dei partecipanti) L’articolo che segue, parte da questo momento storico ed evidenzia l’evolversi del progetto negli anni a seguire.
Il complesso militare/industriale/accademico, impegnato nel progetto originale, secondo l’autore Peter Kirby, diventa parte integrante di un altro progetto, la modificazione e il controllo del tempo. Kirby ritiene che si possa chiamarlo un Nuovo Progetto Manhattan.
UN NUOVO PROGETTO MANHATTAN (1)
UN NUOVO PROGETTO MANHATTAN (2)
Atmospheric geoengineering (Solar Radiation Management)